Esplora Salina e le Isole Eolie

Le Isole Eolie



La peculiarità delle Isole Eolie è la loro morfologia, modellata nel corso dei millenni dalla presenza dei vulcani, dall’attività di questi, dall’azione del mare e del vento, quasi come se un artista avesse pazientemente, con un lavoro maniacale per i dettagli, scelto la forma più bella, i colori, gli odori, i suoni e i gusti più delicati, intensi, ricchi e pieni, per realizzare un capolavoro artistico che non esclude nessuno dei cinque sensi. Le Isole Eolie situate a nord della costa Siciliana di sette isole: Lipari, Vulcano, Panarea, Salina, Alicudi, Filicudi, Stromboli; e cinque isolotti minori: Le Isole Eolie, Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea, si trovano a Nord Est della Sicilia e rappresentano una straordinaria testimonianza di nascita ed evoluzione di isole vulcaniche.




Nonostante l’attività vulcanica ancora in corso, o anche grazie ad essa, le Eolie sono isole affascinanti, un ambiente naturale ricco di flora e fauna con meravigliose spiagge, cale, grotte, insenature, faraglioni, e con una grande varietà e ricchezza di fondi marini. Al vulcanesimo sono legati anche i primi insediamenti umani a Lipari e Salina, risalenti ad alcuni secoli prima del 4000 a.C., per la ricerca e l’utilizzo dell’ossidiana, il vetro vulcanico dovuto al raffreddamento della lava, che costituiva il materiale più tagliente di cui si potesse disporre. Questo commercio portò alle isole una straordinaria prosperità. Lo studio delle isole, che risale al 18° secolo, ha fornito alla vulcanologia la definizione di due tipi di eruzione, la vulcaniana e la stromboliana, e continua ad arricchire la scienza del settore. Vulcano, la terza isola dell’arcipelago per dimensioni dopo Lipari e Salina e la più meridionale, rimase disabitata a causa della forte attività vulcanica. Soltanto dopo l’ultima grande eruzione, nel 1888, il Cratere Grande ha cessato di essere attivo e alcuni agricoltori hanno potuto insediarsi e vivere sull'isola. Attualmente l’attività vulcanica è limitata alle emissioni fumaroliche, presenti pressoché ovunque. Stromboli è l’unica isola dell’arcipelago con un’attività vulcanica permanente e offre di frequente lo spettacolo, estremamente suggestivo di notte, della sciara di fuoco che scende al mare. Le Isole Eolie hanno un’identità particolare perché sono le vette di una catena sottomarina di rilievi, quindi sono la parte visibile del gruppo montuoso sommerso che segue uno sviluppo lineare di circa 87 km, dal punto più a Nord-Est (l’isola di Stromboli) al punto più occidentale (l’isola di Alicudi), e che si prolunga in profondità verso Ovest con altri vulcani sommersi.

Turismo



Per fare turismo occorre la terra e il cielo, la luce, il sole, la luna, l’acqua, il vento, le stelle e il fuoco. Occorre, anche, che tutto ciò stia bene e che ancora prima dei turisti stiano bene le comunità ospitanti. Perché non vi può essere ospitalità se non si è contenti. La Comunità di Salina ha deciso di riconvertire la propria isola ad una nuova forma di benessere ecologico e che per far ciò si voglia servire del turismo come modello di sviluppo sostenibile.

Cosa vedere a Salina



Lo scalo principale dell’isola è quello di Santa Marina dove si trova anche un porto turistico, sul versante sud-ovest vi è invece lo scalo di Rinella. L’intera isola è collegata da comode strade rotabili, che si attorcigliano lungo le pendici dei monti, attraversando colate laviche dalle sorprendenti forme. Il miglior modo per visitare l’isola è sicuramente quello di noleggiare uno scooter o un automobile, in ogni caso nel periodo estivo un efficiente servizio di autobus si protrae fino a tarda sera.



Le grotte



Nella parte occidentale del paese, a 100 metri circa dalla circonvallazione di Santa Marina, in località Serro dell’Acqua, è possibile percorrere un sentiero che conduce, attraverso una vegetazione di ulivi e alberi da frutto, alle grotte saracene, scavate nel tufo e nascoste da una fitta vegetazione, utilizzate come rifugio per sfuggire alle atroci barbarie commesse dai saraceni intorno al 650 d.C. . Le grotte, affascinanti per la loro struttura morfologica, sono composte da diversi ambienti comunicanti dentro i quali sono, ancor oggi, visibili le incisioni a croce e i numerosi segni votivi.

Santa Marina



  • Gli scavi archeologici di Portella e di Punta Barone.
  • La passeggiata lungo il corso principale, con le case liberty, i piccoli giardini, gli scorci sui cortili interni.

Museo del Vino



Il piccolo ma importante Museo del Vino, via Risorgimento (dietro al Comune dove potete chiedere per l’apertura).



Lingua



Percorrendo la strada in direzione sud, a circa 2 km, si giunge a Lingua, un piccolo borgo di pescatori particolarissimo per la sua spiaggia di ciottoli che si riflette in un mare limpidissimo. Lungo il tragitto soffermatevi ad ammirare, in località Vallone Zappini, il ponte in pietra settecentesco facente parte dell’antica strada. Lingua si estende lungo la costa nord-orientale dell’isola. Una terrazza sul mare conduce, attraverso locali noti per l’ottimo cibo, ad un laghetto di acqua salmastra separato dal mare da una sottile striscia di terra che fu sede delle saline da cui l’isola prese il nome. Sono ancora visibili alcune vasche risalenti al periodo greco del III sec a.C.. Il posto, capeggiato da un pittoresco faro, è riserva naturale e rappresenta un luogo ideale per gli appassionati di bird watching che, durante i periodi di migrazione, possono ammirare suggestivi spettacoli.

Fossa delle Felci



Da Santa Marina, dalla frazione Lingua e da Val di Chiesa, per gli appassionati di trekking, in 2/3 ore è possibile raggiungere la Fossa delle Felci, un vecchio cratere vulcanico dal quale si possono ammirare tutte le altre isole e persino l’Etna.

Museo dell'emigrazione eoliana



Il Museo dell’emigrazione eoliana che racconta la diaspora dei salinari a partire dalla fine dell’Ottocento, a causa della fillossera. Sui registri ingialliti dello stato civile si possono ancora leggere i nomi dei primi abitanti che abbandonarono le loro tre e case per cercare fortuna in Australia e negli Stati Uniti.


Da non perdere



  • La passeggiata sul laghetto salato fino al vecchio faro, al tramonto.
  • Il piccolo ma curato Museo archeologico.


Malfa



Il grazioso borgo di Malfa, il cui nome deriva, probabilmente, da amalfitani emigrati nel XII sec., è situato nella costa settentrionale dell’isola, nel vallone tra Monte Rivi e Monte Porri. Le abitazioni, dal caratteristico colore bianco, sono sparpagliate lungo un ripido pendio che scivola verso il mare. Nel paesino si trovano una piccola spiaggia di ciottoli con massi lavici e un piccolo porto detto Scario Galera, parzialmente riparato ed agibile a imbarcazioni di poco pescaggio. Nella piazza principale si trova la chiesa di Sant’Anna, risalente al Settecento, il suo interno ospita numerosi dipinti e sculture: la Natività della Vergine del 1742, la Madonna del Rosario del XIX sec., la Madonna della Guardia del XX sec., la scultura in legno raffigurante il Sacro Cuore del 1925, la scultura di Sant’Anna con Vergine e Bambino del XX sec e un’ultima scultura con l’effige di San Giuseppe con Gesù. La zona adiacente è ricca di locali e negozietti, il pavimento dello piazza è decorato da una rosa dei venti che allude al legame tra queste isole e i venti che le padroneggiano.

Pollara



- La frazione di Pollara sorge sui resti di un antico cratere parzialmente sprofondato, lasciando come testimonianza della sua esistenza un faraglione che dal mare, come un imponente “guardiano”, custodisce segreti millenari. Il paese sorge attorno alla chiesa patronale di Sant’Onofrio, edificata nel 1853, dove è custodita la statua dell’Immacolata di Sant’Onofrio, alcuni dipinti offerti alla Madonna e il pavimento originario.


Quando si parla di Pollara non si può fare a meno di collegarla a Massimo Troisi, il quale, innamoratosi dei luoghi, decise di ambientare qui le scene più suggestive del suo ultimo film, Il Postino, che diede notevole risonanza agli straordinari paesaggi di Salina. La spiaggia di Pollara, situata sotto una ripida scogliera a forma di anfiteatro a strapiombo sul mare, è uno dei luoghi più affascinanti di tutte le Eolie; a nord vi è la baia “Balate” chiusa dal Perciato, un promontorio dove sono visibili magazzini e rifugi scavati nel tufo. All’insenatura si accede tramite una ripida scalinata che attraversa la casa del Postino, in cui fu ambientato l’omonimo film. Da questa spiaggia è possibile ammirare lo spettacolare tramonto riconosciuto tra i più belli al mondo. Il sole è di un meraviglioso rosso intenso e fa da sfondo alle spettacolari attrattive naturali, basti pensare al faraglione, all’arco in primo piano e alle bellissime isole Alicudi e Filicudi in secondo piano.

Leni



Il comune di Leni, denominato Lenoi dai greci per i contenitori in cui veniva pigiata l’uva, è posto tra le due montagne e comprende le frazioni di Rinella e Val di Chiesa, dove è sito il Santuario della Madonna del Terzito. Questo santuario nacque sui resti di un modesto edificio sacro realizzato da un eremita che vi collocò un’immagine raffigurante la Vergine Maria. Nel 1962 un contadino rinvenne il vecchio dipinto della Madonna tra le rovine del vecchio edificio e sulle stesse venne edificata una chiesa. Nella metà del XIX sec. il santuario subì un primo restauro, oggi rappresenta la terza chiesa dell’arcipelago e al suo interno vi è una tela settecentesca con l’effige della Madonna nell’atto di proteggere le isole e una statua in legno raffigurante la Madonna con la stessa iconografia dell’antico quadro rinvenuto. Molto più recenti sono le modifiche esterne che hanno portato alla creazione di due campanili ai lati della statua della Madonna e all’ampliamento della navata centrale.

Rinella



Il piccolo borgo di pescatori di Rinella si erge lungo una ripida vallata che conduce direttamente al mare. Suggestivo, unico e pieno di fascino, questo luogo rappresenta uno dei luoghi più caratteristici dell’intera isola, dove è possibile visitare una meravigliosa spiaggia di sabbia nera a forma di mezzaluna, sormontata da grotte scavate nella roccia che servivano da ricovero per le barche. I fondali, bassi e sabbiosi, sono un paradiso per gli appassionati di snorkeling che, oltre alla flora e alla fauna marina, possono osservare l’attività vulcanica consistente in fenomeni chiamati sconcassi che si manifestano con l’emanazione di gas e vapori dal fondale.